Il patriarca di Venezia, mons. Francesco Moraglia, ha inaugurato questa mattina una casa famiglia diocesana per donne in situazioni di fragilità. È “Casa Taliercio”, in via Aleardi 154 a Mestre, seconda comunità dell’Istituto Casa “Famiglia S. Pio X”, dopo quella “storica” della Giudecca. Prima del taglio del nastro è avvenuta la presentazione all’aperto presso il vicino patronato della parrocchia del Sacro Cuore.
Manifestando convinta adesione sin dall’inizio al nuovo progetto, Moraglia lo ha indicato come “un luogo di vicinanza e relazione”, e ha ricordato l’inaugurazione nello scorso giugno a Venezia della casa della carità alle “Muneghette”, intitolata a san Giuseppe, nell’anno a lui consacrato e che, raccogliendo l’eredità della “Mensa Betania”, offre “uno spazio più ampio e ristrutturato nel quale ospitare i poveri della città storica”.
La struttura per le famiglie dedicata a Giuseppe Taliercio, dirigente della Montedison di Marghera ucciso nel 1981 dalle Brigate rosse e insignito postumo della medaglia d’oro al valor civile, è stata acquistata e restaurata dal Patriarcato con fondi 8xmille della diocesi ed i lavori sono stati realizzati sia con le suddette risorse 8xmille sia con altre donazioni ricevute dalla Casa Famiglia “San Pio X”, così come grazie ad un contributo della Regione Veneto.
All’evento hanno partecipato, fra gli altri, anche i parenti di Giuseppe Taliercio. In particolare, il figlio Cesare ha tratteggiato anche alcuni elementi biografici del padre. Al termine della presentazione il patriarca ha benedetto l’edificio e la comunità.