Da oggi il Monte Grappa è la ventesima riserva della biosfera italiana Mab Unesco. “La cerimonia di proclamazione – spiega una nota del Ministero della Transizione ecologica (Mite) – è avvenuta oggi pomeriggio, in Nigeria, ad Abuja, anche in diretta Facebook: la trentatreesima sessione del Consiglio internazionale di coordinamento del Programma uomo e biosfera dell’Unesco ha ufficializzato la decisione. Il Consiglio del programma Mab ha accolto positivamente anche l’estensione della riserva Mab Appennino Tosco-Emiliano e ha ringraziato l’Italia per il contributo internazionale a tutela della biodiversità e degli ecosistemi”.
Sale così a venti il numero delle riserve della biosfera italiane con una superficie complessiva di oltre 3 milioni di ettari, quasi 900 comuni e oltre 6 milioni di abitanti che vi risiedono stabilmente.
La riserva della biosfera del “Monte Grappa” si trova in Veneto, copre circa 66.000 ettari, coinvolge venticinque Comuni e le tre Province di Belluno, Treviso e Vicenza. È stata presentata con la regia dell’Intesa programmatica d’area coordinata dal Comune di Pieve del Grappa.
“Questo prezioso riconoscimento da parte dell’Unesco – commenta Annalisa Rampin, presidente dell’Intesa programmatica d’area Terre d’Asolo e Monte Grappa e sindaco di Pieve del Grappa – è per il nostro territorio e per le donne e gli uomini che lo abitano un promemoria per ricordarci ogni giorno delle ragioni per cui lo abbiamo ottenuto e del quale ogni giorno dobbiamo essere all’altezza: lavorare per un equilibrio virtuoso e sostenibile tra persona e ambiente, tra bellezze del territorio e laboriosità delle sue istituzioni e del suo tessuto produttivo, tra patrimonio culturale, tradizioni e paesaggio”.
La nuova riserva Mab conta un patrimonio naturalistico e storico di enorme valore, il Massiccio del Grappa, stretto tra i fiumi Piave e Brenta e le aree pedemontane e collinari che lo circondano, e rappresenta un “ponte bio-ecologico” tra la pianura padana e l’arco alpino sud-orientale, punto di unione-divisione e, quindi, di equilibrio e scambio tra climi, ecosistemi, culture ed economie.
La riserva Mab dell’Appennino Tosco -Emiliano è ora estesa anche alla Liguria: copre 500mila ettari e coinvolge ottanta Comuni (di cui quarantasei nuovi) in sei Province (Modena, Parma, Reggio Emilia, Lucca, Massa-Carrara e La Spezia). L’estensione è stata valutata positivamente dal consiglio Mab per gli elevati valori di biodiversità e servizi ecosistemici presenti sul sito e per l’elevata qualità della proposta presentata in grado di coinvolgere un territorio più ampio e di rivolgere la propria azione a favore delle comunità e, in particolare, dei giovani.
All’inizio dei lavori il Consiglio Mab ha presentato l’“International Environmental Experts Network – Unesco Network for Earth”. Promossa dal nostro Paese e lanciata sul piano globale al G20 Ambiente di Napoli, l’iniziativa prevede la creazione di una rete qualificata di esperti internazionali e interventi di ripristino e conservazione degli ecosistemi nelle riserve della biosfera e negli altri siti di eccellenza Unesco.