È indirizzato al presidente del Consiglio Draghi, ai ministri Di Maio e Franco e ai presidenti del Senato Alberti Casellati e della Camera Fico il documento di Link 2007 (formata dalle Ong Amref Health Africa, Cesvi, Ciai, Cisp, Coopi, Cosv, Elis, Icu, Intersos, Lvia, Medici con l’Africa Cuamm, Soleterre, WeWorld, World Friendsche) che indica tre impegni politici nell’ambito della cooperazione internazionale: “Riconvertire il debito dei Paesi in via di sviluppo a basso reddito; agevolare la produzione e diffusione dei vaccini attuando gli accordi Trips che prevedono il superamento della proprietà intellettuale e dei brevetti per esigenze di salute pubblica; aumentare progressivamente ma regolarmente le risorse per la cooperazione pubblica allo sviluppo definendo lo stanziamento dello 0,70% del Rnl entro il 2030”. Si chiede quindi all’Italia di favorire questi tre traguardi nelle sedi competenti: G20, Ue, Wto e nella legge di bilancio 2022-2024. “È tempo ormai di concordare una conversione del debito dei Paesi in sviluppo che destini i relativi importi in valuta locale a investimenti finalizzati alla creazione di nuovi posti di lavoro e al raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile”, sostiene Roberto Ridolfi, presidente di Link 2007. I poveri del pianeta sono i più colpiti dalla pandemia e alcuni Paesi rischiano il collasso senza misure tempestive come le vaccinazioni: “È necessario sostenere la richiesta avanzata al Wto da India e Sudafrica, sostenuta da più di cento Paesi, di dotare i Paesi membri del potere di non concedere né applicare brevetti legati ai farmaci e ai vaccini contro il Coronavirus e sue varianti fino al raggiungimento dell’immunità globale”. Finora i Paesi più ricchi, compresa la Commissione europea e i governi Ue, si sono opposti: “Per difendere quali interessi particolari?”, si domanda Link 2007.