Italiani, popolo generoso: 7 italiani su 10 hanno donato almeno una volta nel corso della propria vita, e – nel corso degli ultimi due anni (2020-2021) – è del 30% la percentuale di chi ha supportato iniziative di contrasto all’emergenza sanitaria (erano 2 su 10 nel 2020). È quanto emerge dall’edizione 2021 della survey “Gli italiani e la solidarietà ai tempi del coronavirus”, promossa dal Comitato Testamento solidale e condotta da Walden Lab dal 17 al 21 giugno 2021, su un campione di 1.015 persone di età compresa tra i 25 e i 75 anni (campione statisticamente rappresentativo di circa 40 milioni di italiani). La pandemia ha aumentato la fiducia verso il Terzo settore: nel corso di quest’anno il 13% degli italiani ha scelto una onlus per sostenere la lotta all’emergenza Covid-19, più del doppio rispetto al 2020, quando la percentuale era del 6%. Per il 63% del campione le organizzazioni no profit hanno dato un contributo positivo per migliorare la società, seguite da Pmi (45%), cittadini italiani in generale (43%), Amministrazioni locali (41%) e dall’Europa che con il 41% delle citazioni è l’ente che cresce di più rispetto al 2020 (31%) nella valutazione generale. Tra le cause più sostenute negli ultimi 12 mesi, spicca ancora in vetta la ricerca medico-scientifica col 37% (ma in calo rispetto al 44% del 2020); seguono il sostegno alle persone in stato di bisogno (24% contro il 21% del 2020); il contributo contro fame e povertà nel mondo (20% vs 19%); la protezione animali (17%, stabile); l’assistenza ai malati (17%, stabile); le emergenze umanitarie (15% vs 20%); il sostegno alla disabilità (12% vs 16%) e le adozioni a distanza (10% vs 15%). La donazione media si attesta a 90 euro annuali, ma il 28% del campione dichiara donazioni superiori ai 100 euro. Dal presente al futuro: se si chiede quali cause gli italiani ritengono che sarà prioritario sostenere, crescono nelle intenzioni donatorie soprattutto la ricerca medico scientifica (+18 punti); il sostegno alle persone bisognose (+14); il contributo contro fame e povertà nel mondo (+19); la protezione animali (+12); l’assistenza ai malati (+6); le emergenze umanitarie (+8).