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Scozia: Sturgeon (premier), “entro il 2023 referendum per l’indipendenza da Londra. Brexit ci ha reso più poveri”

Anche se la leader del partito nazionalista scozzese, Nicola Sturgeon, nel suo discorso di chiusura del congresso dello Scottish National Party, ha parlato di “cooperazione” e non di “confronto”, con il governo del premier britannico Boris Johnson, le sue parole sono state un attacco durissimo contro i conservatori. “Con la loro ossessione per la Brexit ci stanno impoverendo e isolando. Vogliono distruggere la nostra economia”, ha detto la premier scozzese. “Il nostro, che è un Paese ricco, sperimenta, per la prima volta, mancanza di cibo e di manodopera indispensabile”. “I Tory vogliono impoverirci, per renderci ancora più dipendenti da Westminster, ma noi non lo permetteremo e, dimostreremo che essere indipendenti rende più ricchi come vediamo, già oggi, capitare in Danimarca, Austria, Irlanda, Finlandia e Norvegia”, ha detto ancora Sturgeon. “Vogliamo diventare un Paese europeo indipendente, in un mercato europeo sette volte più grande di quello britannico, chiedendo un referendum entro il 2023. Spero che il governo britannico e quello scozzese raggiungeranno un accordo, come è già successo nel 2014, per consentire ai cittadini scozzesi di esprimere la loro volontà, ma la democrazia deve prevalere perché il Regno Unito è un’unione volontaria di nazioni”. Nicola Sturgeon ha anche annunciato che il suo governo finanzierà una “Cop 26 dei giovani”, una conferenza per la quale il governo britannico non ha trovato soldi.

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