“Ho riunito oggi la conferenza dei presidenti dei gruppi politici del Parlamento europeo in una riunione straordinaria per discutere insieme le proposte di riforma del funzionamento della nostra istituzione dopo l’esperienza della pandemia, come scaturite dalla riflessione lanciata in primavera e che ha coinvolto deputati e deputate di ogni orientamento”. Lo afferma David Sassoli da Strasburgo, dove si trova per la plenaria dell’Euroassemblea. “Abbiamo esaminato nel dettaglio le proposte di riforma dei metodi di lavoro delle sessioni plenarie, di potenziamento delle prerogative legislative e di controllo del Parlamento, di rafforzamento del ruolo della diplomazia parlamentare, di rilancio della comunicazione istituzionale rivolta ai cittadini. Il ritorno ad un esercizio dell’attività parlamentare in presenza e la possibilità di un utilizzo selettivo delle nuove modalità di lavoro in remoto, utilizzate nel corso della pandemia, sono state questioni al centro della discussione di oggi”.
I presidenti hanno deciso “che già dalle prossime plenarie il Parlamento europeo attuerà in via sperimentale il ritorno in presenza con alcune proposte di modifica dei lavori, come l’introduzione di un numero limitato di dibatti chiave in prime time, uno slot dedicato e selettivo per i dibattiti di politica estera in presenza dell’Alto rappresentante, l’utilizzo del catch the eye e della carta blu nei dibattiti con la Commissione e il Consiglio, la possibilità per i deputati di parlare dal podio centrale e di sedere nelle prime file nel corso dei dibattiti che li riguardano”.
“Dopo questo primo momento di discussione, porterò venerdì le proposte di riforma anche all’attenzione dell’ufficio di presidenza del Parlamento europeo, riunito a Bazoches, nella Casa Jean Monnet. Nella riunione di oggi tutti i gruppi hanno espresso un grande apprezzamento per il lavoro svolto dai focus group e la volontà di procedere velocemente sul cammino delle riforme necessarie”.