Per proteggere “più efficacemente le vittime”, il Parlamento europeo “è pronto a chiedere che la violenza di genere – online e offline – sia inclusa nei trattati Ue come nuova area di reati comunitari”. Lo si legge in un comunicato dell’Eurocamera che da oggi al 16 settembre si ritrova in sessione plenaria a Strasburgo. In un progetto di iniziativa legislativa che sarà discusso mercoledì e votato giovedì, i deputati chiedono “una legislazione e delle politiche Ue mirate per sostenere e aiutare le vittime di violenza e discriminazione basate sul genere”. La Commissione dovrebbe quindi introdurre una nuova categoria di reati, “da istituire ai sensi dell’articolo 83(1) del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea, come base giuridica per una direttiva comunitaria che prevenga e combatta tutte le forme di violenza di genere”. Tale nuova direttiva “dovrebbe implementare la Convenzione di Istanbul e le altre norme internazionali e, in particolare, dovrebbe includere misure di prevenzione (anche per mezzo di programmi educativi attenti al genere), servizi di sostegno e misure di protezione per le vittime, standard minimi per l’applicazione della legge e una migliore cooperazione tra i Paesi Ue”. Una nota esplicativa del Parlamento segnala che “un terzo delle donne nell’Ue ha subito violenza fisica e/o sessuale. Ogni settimana, circa 50 donne perdono la vita a causa della violenza domestica e il 75% delle donne ha subito molestie sessuali in ambito professionale”.