In vista della riunione di ‘alto livello’ delle Nazioni Unite sull’Afghanistan di oggi, Save the Children esorta “i governi donatori a non voltare le spalle a milioni di bambini afghani affamati” e avverte che l’Afghanistan “è in preda a un’emergenza umanitaria ogni giorno più grave a causa dell’aumento dei prezzi dei generi alimentari, della siccità e degli sfollamenti”. L’Afghanistan è già il secondo Paese al mondo con il più alto numero di abitanti che soffre la fame a livelli di emergenza e si stima che nella seconda metà dell’anno 5,5 milioni di bambini afghani affronteranno livelli emergenziali di fame. “Per anni – dichiara Inger Ashing, direttrice di Save the Children – i bambini afghani hanno lottato per la sopravvivenza ma sempre più invano. In questo momento milioni di afghani sono sull’orlo della fame: le famiglie vendono il poco che hanno per comprare misere quantità di cibo per i loro figli, la siccità sta uccidendo il bestiame e spingendo milioni di persone alla fame. L’Afghanistan è stato colpito da un disastro dopo l’altro e i bambini stanno pagando con la loro stessa vita”. “C’è un disperato bisogno di più aiuti”, l’appello di Save the Children che, dal canto suo, ribadisce che “continuerà a fare tutto il possibile per fornire servizi salvavita ai bambini e alle loro famiglie”. Ma è necessario che “i governi si facciano avanti per continuare a portare gli aiuti necessari. La comunità internazionale deve investire nel futuro dell’Afghanistan prima che qualsiasi progresso fatto nel Paese diventi vano. Non possiamo voltare ora le spalle ai bambini afghani”.