“Nel 2019, il 7,2% dei cittadini dell’Ue ha riferito di avere una depressione cronica, in lieve aumento rispetto al 2014 (+0,3 punti percentuali)”. Esordisce così una nota di Eurostat diffusa oggi. “Tra i Paesi dell’Ue, la Slovenia (15,1%) ha avuto la quota più alta della popolazione che ha riportato depressione cronica nel 2019, seguita dal Portogallo (12,2%) e dalla Svezia (11,7%). Al contrario, la percentuale di persone che hanno riportato depressione cronica è stata più bassa in Romania (1,0%), Bulgaria (2,7%) e Malta (3,5%)”. Nel 2019, la quota di persone che hanno segnalato depressione cronica “è stata più elevata per le donne rispetto agli uomini in tutti gli Stati membri dell’Ue”. Naturalmente occorre segnalare che tali dati possono discostarsi o meno dalla effettiva realtà anche in base al sistema socio-sanitario dei singoli Paesi e alla loro effettiva capacità di raccogliere numeri attendibili da fornire a Eurostat. Il Portogallo dunque “ha registrato la quota più alta di donne che hanno riportato depressione cronica (16,4%), seguita da vicino dalla Slovenia (16,0%). La stessa Slovenia ha registrato la più alta percentuale di uomini che hanno riportato depressione cronica (14,3%), seguita da Svezia (10,0%) e Germania (9,9%)”. Queste notizie sono pubblicate in occasione della Giornata mondiale per la prevenzione del suicidio che si celebra il 10 settembre.