Ieri pomeriggio il vescovo di Cremona, mons. Antonio Napolioni, presso l’hub vaccinale di Cremona, in fiera, ha presieduto la messa di ringraziamento agli operatori e i volontari impegnati nella campagna vaccinale. Dopo sei mesi di intensa attività, infatti, il polo di Ca’ de’ Somenzi oggi chiude i battenti e la sede delle somministrazioni sarà spostata presso la Sapiens di Castelverde.
La messa, trasmessa in diretta su Cremona 1 e sui media diocesani, non ha voluto porsi come atto conclusivo a chiusura di un luogo, ma come “rendimento di grazie per la vicinanza di un Dio che ci tiene uniti nel momento della prova e ci rimette in piedi colmi di speranza”, ha sottolineato il vescovo nell’omelia.
L’Eucaristia celebrata nel polo vaccinale, secondo mons. Napolioni, ha messo in luce come “tutto il bene che si compie ha a che fare con il dono di Dio, anche quando non ce ne accorgiamo. Ogni cosa che facciamo ha in Gesù il suo modello più perfetto, perché davvero Egli è in noi, anche nel momento della fragilità e della malattia”.
Non è mancato, da parte del vescovo, un ringraziamento a tutti coloro che hanno offerto il loro contributo “facendo del bene, in modo volontario e gratuito. È questa la rivoluzione di cui abbiamo bisogno: quella dei buoni samaritani che si fermano lungo la strada per aiutare e servire i più deboli”. Quello di medici, infermieri, operatori sanitari, forze dell’ordine e volontari, infatti, è stato uno sforzo che ha portato a numeri eccellenti nella provincia di Cremona. La nuova sfida sarà rendere queste statistiche “eccellenti anche per coloro che sono lontani dalle nostre realtà. Allo stesso modo vale per i fratelli, che spesso non ascoltiamo, che esprimono il loro no. Preghiamo, invece, perché aumentino i sì alla vita”.
All’hub di CremonaFiere erano presenti le massime autorità civili e militari del territorio, i sindaci di Cremona, Castelverde e Soresina, i vertici di Ats Valpadana e Asst di Cremona, i rappresentanti di CremonaFiere e Sapiens Spa, che hanno messo a disposizione i propri spazi per le due fasi della campagna vaccinale, e le tante sigle del terzo settore che hanno prestato e continuano a garantire il loro impegno.
La messa – concelebrata anche dal vicario zonale, don Pietro Samarini, e dai cappellani dell’ospedale di Cremona, don Marco Genzini e don Riccardo Vespertini – è stata anche un’occasione per ricordare tutte le vittime della pandemia, assieme a coloro che hanno dovuto affrontare situazioni di grande dolore e sofferenza. In questo contesto il pensiero del vescovo è andato a un anno fa, nei giorni del suo ricovero in ospedale a causa del Covid.