Colombia: si conclude domani la Settimana della pace. Mons. Henao, necessario un “patto contro la violenza” tra i candidati alle prossime elezioni

Un “patto” contro ogni violenza tra i candidati alle elezioni parlamentari e presidenziali del prossimo anno. Lo propone, in un’intervista al quotidiano “El Espectador”, il direttore del Segretariato di Pastorale sociale-Caritas della Chiesa colombiana, mons. Héctor Henao. L’intervista è dedicata alla Settimana della pace, promossa in questa settimana dalla Chiesa colombiana e intitolata “Verdad que podemos” (“Davvero possiamo”), che si conclude domani. Nell’occasione, è stato presentato il libro “Huellas de paz” (“Orme di pace”), testo che ricorda i contributi di sacerdoti e religiosi alla pace, nonché le iniziative della Chiesa cattolica per la pace e la riconciliazione nel Paese dal 1853 al 2017.
Nell’intervista mons. Henao affronta la difficile situazione attuale: “Quest’anno la Settimana per la pace riflette la tensione, il dilemma, di una società che ha bisogno di muoversi verso la riconciliazione e che deve incorporare elementi chiave come la verità. Il conflitto è stato riattivato in molte regioni, molte forme di violenza sono tornate nei territori e questo non è esclusivo della Colombia. Molti Paesi che hanno avviato processi di pace hanno attraversato momenti molto difficili dopo la firma degli accordi. Stiamo vivendo questa fase molto complessa, che fa parte di un cammino, quello che dobbiamo capire è che il cammino di costruzione della pace non è finito, è a lungo termine. La firma degli Accordi di pace non significa la chiusura del processo di pace”.
In questo contesto, mons. Henao sottolinea il ruolo della Commissione per la Verità, tra l’altro la foto del suo presidente, il gesuita Francisco De Roux, appare nel manifesto della Settimana: “La verità a volte può essere un elemento doloroso per molte persone. Occorre ammettere la sofferenza, non negarla, riconoscerla, identificare chi ha sofferto, esprimere in ogni caso la condanna delle atrocità vissute. Ma anche raccontare la storia costruita con tanto impegno da chi è riuscito, nonostante tutto, a mantenere viva la speranza e l’organizzazione comunitaria”.
Per finire, l’appello ai candidati alle prossime elezioni: “Abbiamo cominciato a lanciare un patto per la non violenza nelle campagne elettorali. Lo abbiamo già avuto in passato e dobbiamo continuare a incoraggiare quell’accordo in vista la riconciliazione cui i colombiani devono partecipare. È importante aiutare a costruire la cultura politica sulla base del rispetto e del dibattito senza ricorrere ad alcuna forma di violenza”.

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