“Sarebbe bello se il Papa venisse a Manresa”. È il desiderio espresso dal delegato del Governo della Catalogna in Italia, Luca Bellizzi, a margine della Diada, la festa nazionale catalana, che ieri sera è stata festeggiata a Roma con un concerto jazz all’Orto Botanico. “Quando il Papa esorta a trovare una soluzione tramite il dialogo ci trova pienamente d’accordo”, ha proseguito Bellizzi parlando con alcuni giornalisti. Il riferimento è alle parole di Francesco nella recente intervista a Radio Cope, l’emittente della Conferenza episcopale spagnola, in cui il Santo Padre ha invitato tra l’altro la Spagna e la Catalogna a dialogare. Il suo invito, per il delegato, “è in linea con quello che il governo della Catalogna ha sempre ripetuto negli ultimi anni: la via è quella del dialogo, di trovare una via consensuale politica e non giudiziaria”. Interpellato su un possibile viaggio di Papa Francesco in Catalogna, Bellizzi ha rivelato: “Noi ci speriamo ancora, però vedremo, i viaggi del Santo Padre fino all’ultimo sono appesi ad un filo. Per noi come Governo, e per tutto la Catalogna, sarebbe un piacere avere il Santo Padre nel 2022, per un anniversario importante come i 500 anni dell’arrivo di Sant’ Ignazio a Manresa”. La Catalogna, importante comunità autonoma della Spagna che negli ultimi anni è sempre più orientata verso l’indipendenza, nel 2015 ha aperto una delegazione del suo governo autonomo regionale (Generalitat de Catalunya) in Italia. La Diada Nacional de Catalunya (chiamata anche solo Diada) è il giorno di festa nazionale della comunità autonoma spagnola della Catalogna, che viene celebrata l’11 settembre di ogni anno. Nata per commemorare la capitolazione di Barcellona alle truppe borboniche nel 1714, a partire dal 2012, con il riemergere della questione indipendentista, si è trasformata in una giornata di difesa dei diritti e delle libertà del Paese e in un atto di riaffermazione del carattere proprio della Catalogna e della sua identità. Una giornata, quella della Diada, in cui si celebra dunque la storia, la lingua e la cultura del popolo catalano, divenuta simbolo dell’indipendenza. “L’Italia è un Paese strategico per la Catalogna”, ha fatto notare Bellizzi: “Vogliamo far conoscere la Catalogna nel mondo, e finalmente quest’anno possiamo farlo in presenza, nel rispetto assoluto delle norme anti Covid”.