Lavoro: Istat, a luglio -23mila occupati ma +449mila su anno. “Occupazione non ancora tornata ai livelli pre-pandemia”

A luglio si registra, rispetto a giugno, una diminuzione nel numero di occupati di 23 mila unità (-0,1%). Il tasso di occupazione, che riguarda solo gli autonomi e le classi d’età maggiori di 35 anni, risulta stabile al 58,4%. Lo comunica l’Istat, diffondendo i dati mensili provvisori su occupati e disoccupati. Ma nel confronto annuo, a seguito della ripresa dell’occupazione tra febbraio e giugno, certifica l’Istituto, il numero di occupati è superiore del 2,0% (+440mila). Variazioni ancora negative si registrano per gli indipendenti e per i lavoratori tra i 35 e i 49 anni. Tuttavia, il tasso di occupazione – in aumento di 1,4 punti percentuali – sale per tutte le classi di età e la diminuzione del numero di persone in cerca di lavoro risulta pari a -29mila unità (-1,2%) rispetto a giugno e si concentra prevalentemente tra gli uomini e i giovani di 15-24 anni.
“Nonostante a luglio si registri un contenuto calo del numero di occupati e una stabilità del tasso di occupazione – il commento dell’Istat -, la forte crescita registrata nei precedenti cinque mesi ha determinato un saldo rispetto a gennaio 2021 di 550 mila occupati in più; in particolare i dipendenti a termine sono cresciuti di oltre 300 mila unità. Il tasso di occupazione è più alto di 1,6 punti percentuali”. Tuttavia, conclude l’Istituto – “non si è ancora tornati ai livelli pre-pandemia (febbraio 2020): il numero di occupati è inferiore di oltre 260 mila unità, il tasso di occupazione e quello di disoccupazione rimangono più bassi, mentre il tasso di inattività è superiore di 0,7 punti”.

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