Germania: appello delle Chiese per il voto del 26 settembre. “Dignità umana riferimento principale; si traccino linee rosse rispetto alle idee estremiste”

Un messaggio di tre pagine hanno scritto il presidente del Consiglio della Chiesa evangelica in Germania (Ekd), vescovo Heinrich Bedford-Strohm, e il presidente della Conferenza episcopale tedesca, il vescovo Georg Bätzing, ai concittadini in vista delle elezioni del Bundestag che si svolgeranno il 26 settembre 2021. “Una democrazia viva richiede partecipazione”, si legge, e “maggiore è l’affluenza alle urne, meglio le preoccupazioni e gli interessi degli elettori possono essere rappresentati in parlamento” e tradursi in politiche che siano a “servizio di una convivenza sociale attenta, solidale e giusta”. Questi gli obiettivi nell’affrontare le sfide che attendono il Paese, a partire dalla ricostruzione nelle zone pesantemente colpite dalle alluvioni a luglio (con l’occhio puntato a “misure di prevenzione” rispetto a possibili future catastrofi climatiche) e dalle ricadute della pandemia a diversi livelli. I mesi passati hanno insegnato quanto sia importante avere uno “Stato sociale forte”, la necessità di una trasformazione digitale che “sia a servizio dell’uomo e non viceversa”, un’azione responsabile (a livello politico e individuale) rispetto ai temi dei cambiamenti climatici, un approccio solidale alle questioni irrisolte delle migrazioni e dei rifugiati. “Per il futuro bisognerà imparare dagli errori commessi nell’affrontare questo conflitto”, si legge in riferimento all’Afghanistan.
Ma “per superare la violenza nel mondo è necessario con urgenza l’impegno tedesco ed europeo”. Intanto la “propaganda populista e il discorso d’odio” devono “essere contrastati in modo chiaro e inequivocabile”: “Linee rosse devono essere tracciate rispetto alle idee estremiste”, dal momento che “la dignità umana rimane il punto di riferimento principale”.

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