“Nel 2020 più di 49 donne ogni 100mila si sono rivolte al numero verde 1522 perché vittime di violenza (27 ogni 100mila nel 2019).
Nel 2019 sono stati commessi 111 omicidi di donne (133 nel 2018). Nell’84% dei casi l’omicidio è avvenuto in ambito domestico (da partner, da ex partner o altro parente)”. Lo afferma oggi l’Istat diffondendo il “Rapporto SDGs 2021. Informazioni statistiche per l’Agenda 2030 in Italia”.
Stando ai dati diffusi, nel 2019 risultavano attivi 281 Centri antiviolenza (24 in più rispetto al 2018) e 257 Case rifugio. Il tasso medio di copertura nazionale è di 2 servizi offerti ogni 100mila donne di età superiore ai 14 anni.
Per quanto riguarda invece la parità di genere, nel 2020 il rapporto tra il tasso di occupazione delle donne di 25-49 anni con figli in età prescolare e il tasso di occupazione di quelle senza figli si è attestata al 73,4%, in lieve diminuzione (-0,9 punti percentuali) rispetto all’anno precedente. “La ripartizione delle cure domestiche continua a essere a sfavore delle donne”, viene osservato. Nel 2020 l’indice di asimmetria nel lavoro familiare è al 62,8%, un valore molto superiore al 50% che rappresenta l’equa distribuzione tra i sessi.
Relativamente all’ambito politico ed economico, nelle ultime elezioni amministrative la percentuale di donne che presiedono i Consigli regionali sale al 22%. Raggiunge invece il 39% la quota femminile negli organi di amministrazione delle società italiane quotate in borsa, posizionando l’Italia al secondo posto, dopo la Francia (45%), nell’Europa a 27.