Chiesa cattolica di Francia di nuovo sotto choc e frastornata per l’omicidio oggi del sacerdote Olivier Maire, 60 anni. Secondo i media francesi, il corpo della vittima è stato scoperto questa mattina a Saint-Laurent-sur-Sèvre, a una ventina di chilometri da Cholet. Il presunto assassino, un uomo di origini ruandesi, si sarebbe consegnato nelle scorse ore alla gendarmeria di Mortagne-sur-Sevre, a 10 km dal luogo in cui è stato ritrovato il sacerdote, per confessare l’assassinio. L’uomo era stato posto sotto controllo giudiziario nell’ambito delle indagini sull’incendio alla cattedrale di Nantes nel luglio 2020. Il sacerdote lo aveva accolto in attesa del processo. “Apprendendo dell’assassinio di padre Olivier Maire, superiore provinciale dei Missionari monfortani, la Conferenza episcopale di Francia e la Conferenza dei religiosi e delle religiose di Francia esprimono la loro immensa tristezza e il loro timore”, si legge in una nota diffusa in queste ore dalla Cef. I vescovi e i religiosi di Francia confermano che “l’autore di questo assassinio si trovava presso padre Olivier Maire” e che “si è presentato questa mattina ai gendarmi”. “Al momento – aggiungono -, le circostanze di questa tragedia non sono note”. La Cef e la Corref assicurano la loro preghiera per il sacerdote ucciso ai suoi genitori, ai suoi parenti e “a tutta la grande famiglia religiosa monfortana”. I padri e i fratelli della Compagnia di Maria (detti Missionari monfortani) sono presenti nei 5 continenti. “Perseguono il progetto del loro fondatore che è quello di evangelizzare nella vicinanza e con attenzione a tutti”.
Anche il vescovo di Luçon, mons. François Jacolin, ha espresso “profondo dolore e tristezza”, condividendo “l’immensa sofferenza della sua famiglia e della famiglia monfortana”. Secondo le informazioni del quotidiano Le Parisien, il sacerdote è stato vittima di un colpo alla testa. Nicolas Guillou, delegato episcopale all’informazione della diocesi di Rennes, scrive in un tweet: “Padre Olivier Maire è stato assassinato vittima della sua generosità”. Il senatore della Vandea, Bruno Retailleau, precisa: “Voglio rendere omaggio a padre Olivier Maire, superiore dei monfortani, assassinato da un criminale che ospitava per spirito di carità. La sua morte testimonia la bontà di questo prete che conoscevo bene e di cui ho avuto modo di apprezzare la profondità di fede. La sua morte è una grande perdita”. Tra le primissime reazioni, c’è quella del ministro dell’Interno Gérald Darmanin: “Tutto il mio sostegno ai cattolici del nostro Paese dopo il drammatico assassinio di un sacerdote in Vandea”, scrive su Twitter. Il ministro è atteso in Vandea dove alle 17.30 incontrerà i membri della Congregazione dei Missionari monfortani e alle 18 parlerà alla stampa. Il presunto assassino è il principale sospettato dell’incendio doloso della cattedrale di Nantes il 18 luglio 2020. Secondo il quotidiano La Croix è stato rilasciato sotto controllo giudiziario all’inizio di giugno e aveva trovato casa in una comunità religiosa in attesa del processo, che potrebbe aver luogo nel 2022. Il trauma del genocidio ruandese e il susseguirsi di fallimenti in Francia sembrano aver scatenato azioni violente in questo uomo di 40 anni.
“Era un religioso, sacerdote e missionario di grande valore, specialista della nostra spiritualità monfortana”, ha detto il superiore generale dei Missionari monfortani, padre Santino Brembilla, alla Bfm. “Ci ha accompagnato nell’approfondire la nostra conoscenza della spiritualità del santo che ha fondato la nostra Congregazione… È davvero una tragedia per noi”.