Diocesi: card. Semeraro (Albano) alla Madonna della Rotonda, “Maria realizza in pienezza la sua maternità divenendo Madre della Chiesa”

“Da secoli, i fedeli di Albano come Maria proclamano di generazione in generazione le misericordie del Signore”: esordisce così il card. Marcello Semeraro, amministratore apostolico della diocesi di Albano, che questo pomeriggio ha presieduto la messa nel santuario diocesano di Santa Maria della Rotonda di Albano (Rm), nel giorno della festa a lei dedicata. La celebrazione, in un luogo in cui secondo la tradizione il culto cristiano è presente dall’VIII secolo, arriva a un mese dal termine del ministero episcopale ad Albano per il card. Semeraro, che sottolinea come “si conclude un governo pastorale, ma non si scioglie un legame spirituale e un vincolo d’amore”. Il brano evangelico delle nozze di Cana ispira una riflessione a tutto tondo su Maria, di cui il card. Semeraro ricorda le parole pronunciate nei Vangeli. Se nell’annunciazione si manifesta “l’obbedienza della sua fede”, nel dialogo con Elisabetta emerge “la ricchezza della sua carità”. Ancora, nel dialogo con Gesù dodicenne Maria mostra “il volto della speranza, che attende lo svelamento dei misteri nascosti” e, infine, a Cana “il turbamento di Maria ed è un’esclamazione sofferta, che supera la cronologia e la geografia della Bibbia e raggiunge la nostra storia”. Ecco allora un’attualizzazione nel commento del cardinale: “Cos’è l’umano stare insieme, la famiglia, la società se mancano vita e amore? Chissà se guardando oggi al nostro mondo, Maria non stia ancora dicendo: Vinum non habent”. E conclude invocandola come Madre di misericordia e guardando a lei ai piedi della Croce: “Lì vide rivelata in pienezza la sua maternità e la ottenne allargata a ogni discepolo del Figlio, divenendo Madre della Chiesa”.

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