Coronavirus Covid-19: Caritas Ragusa, 515 tra senza dimora e lavoratori stranieri vaccinati nel presidio di Acate

Sono stati 515 i vaccini inoculati nel presidio della Caritas di Ragusa, a Marina di Acate, durante le aperture settimanali dei mesi di giugno e luglio. Sono stati vaccinati in gran parte persone senza dimora, lavoratori stranieri singoli o con i loro nuclei familiari, anche senza permesso di soggiorno, che vivono e lavorano lontani dai centri abitati. Il punto vaccinale ha aperto le porte anche ad alcuni cittadini italiani che si trovavano per varie ragioni a Marina di Acate.
Vi hanno lavorato congiuntamente la diocesi e la parrocchia San Nicolò di Bari, mettendo a disposizione i locali, gli operatori di presidio e i volontari, l’Asp di Ragusa con il suo personale medico, infermieristico e amministrativo, Emergency che ha garantito la mediazione linguistico culturale e il Comune di Acate con i suoi operatori di Protezione Civile e Polizia Municipale. “In tutti i giorni di apertura gli operatori hanno garantito la possibilità di vaccinazione fermandosi anche oltre gli orari stabiliti e fino all’esaurimento delle dosi, in modo da vaccinare il maggior numero di persone possibile e incrementare così la copertura sanitaria della popolazione”, segnala la Caritas.
Il direttore Domenico Leggio ricorda che “l’impegno è stato sostenuto dall’idea che il diritto alla salute debba essere garantito a quante più persone possibili attraverso il principio di solidarietà e sussidiarietà rifiutando qualsiasi possibile discriminazione, anche solo documentale”. “La presenza di un punto vaccinale straordinario a Marina di Acate ha reso possibile questo obiettivo per il quale rivolgo una particolare gratitudine a tutti gli attori pubblici e privati che lo hanno reso possibile, In una zona che continua a vivere il dramma dell’isolamento”.

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