“L’estate è sempre un tempo favorevole per rientrare in contatto più diretto con la natura, il creato, la bellezza che ci circonda. Un tempo dunque anche sempre carico di spiritualità e impregnato di Dio, autore e sorgente di ogni creatura e essere vivente e di tutto quanto ci circonda”. Lo scrive fra Alberto Tortelli, frate della basilica di Sant’Antonio a Padova.
“Credo e spero che molti di noi in questi mesi riescano a concedersi qualche salutare momento di relax e svago, andando al mare, o in montagna, o mettendosi in cammino per qualche itinerario, escursione o pellegrinaggio”, osserva il frate, sottolineando che “abbiamo assolutamente bisogno di recuperare questo legame con il creato dopo tanti mesi di chiusure e restrizioni; abbiamo bisogno di riaccendere gli occhi allo stupore e alla meraviglia per un tramonto sul mare o contemplando le nostre belle montagne, o anche semplicemente godendoci una gita in bicicletta in campagna o una camminata in un bosco. Abbiamo bisogno di tornare a sperare, ad amare, a ringraziare e lodare l’Altissimo, autore e sorgente di ogni creatura e essere vivente e di tutto quanto ci circonda”.
Fra Alberto evidenzia: “Noi che nei mesi recenti ci siamo scoperti così piccoli e fragili, abbiamo bisogno di sentirci avvolti dal Suo calore e dalla Sua bellezza e dalla Sua immensità, dal Suo amore più grande e potente di noi, come solo la forza della natura sa esprimere; come solo il creato sa cantare e narrare e mostrare. A noi aprire il cuore e gli occhi e le braccia a tale opportunità e consapevolezza!”.
Facilmente, aggiunge, “ci capiterà, accanto a tanta bellezza, di intercettare e vedere da vicino anche le molte ferite inferte al creato: l’inquinamento, l’incuria, lo sfruttamento, l’indifferenza. Ferite inevitabilmente rivolte anche verso una parte di umanità più fragile e debole”. Papa Francesco ha richiamato tutti al riguardo, con la “Laudato si’” ad attivare “una nuova solidarietà universale”.
“Ottocento anni fa – ricorda il frate – ben comprese tutto questo Francesco d’Assisi, componendo il suo Cantico delle Creature o di frate Sole: un inno di lode straordinario al Signore che in ogni cosa o essere vivente ha lasciato l’impronta della sua bellezza e grandezza, del suo amore debordante, per cui lodare e gioire e rendere grazie. Un bene immenso da custodire e conservare e consegnare ancora alle generazioni future”. Fra Tortelli conclude: “Che anche la tua l’estate, possa trasformarsi in un Cantico e in un inno d’amore al Signore”.