Coronavirus Covid-19: Cdm, “da settembre la scuola torna in presenza, ma serve Green pass per docenti. Anche gli studenti universitari devono possederlo”

Ieri sera il Consiglio dei ministri, su proposta del presidente Mario Draghi, del ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, del ministro dell’Università e della ricerca Maria Cristina Messa, del ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili Enrico Giovannini e del ministro della Salute Roberto Speranza, ha approvato un decreto-legge che introduce misure urgenti per l’esercizio in sicurezza delle attività scolastiche, in materia di università e dei trasporti a partire dal 1° settembre 2021.
Sul fronte scuola e Università, si legge in una nota di Palazzo Chigi, “nell’anno scolastico 2021-2022, l’attività scolastica e didattica della scuola dell’infanzia, della scuola primaria e della secondaria di primo e secondo grado e universitaria sarà svolta in presenza. La misura è derogabile esclusivamente in singole istituzioni scolastiche o in quelle presenti in specifiche aree territoriali e con provvedimenti dei presidenti delle Regioni, delle province autonome di Trento e Bolzano e dei sindaci, adottabili nelle zone arancioni e rosse e in circostanze di eccezionale e straordinaria necessità dovuta all’insorgenza di focolai o al rischio estremamente elevato di diffusione del virus Sars-CoV-2 o di sue varianti”.
In linea con l’avviso del Comitato tecnico-scientifico, “in tutte le istituzioni del sistema nazionale di istruzione sono adottate alcune misure di sicurezza minime”. In particolare, “è fatto obbligo di utilizzo dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie, fatta eccezione per i bambini di età inferiore ai sei anni, per i soggetti con patologie o disabilità incompatibili con l’uso della mascherina, per i soggetti impegnati nelle attività sportive. Le linee guida possono derogare all’obbligo di mascherina se alle attività partecipano solo studenti vaccinati o guariti; è vietato accedere o permanere nei locali scolastici ai soggetti con sintomatologia respiratoria o temperatura corporea oltre i 37,5°”.
Inoltre, “tutto il personale scolastico e universitario e gli studenti universitari (che potranno essere sottoposti a controlli a campione) devono possedere il Green pass. Il mancato rispetto del requisito è considerato assenza ingiustificata e a decorrere dal quinto giorno di assenza, il rapporto di lavoro è sospeso e non sono dovuti la retribuzione né altro compenso”.
Si prevede poi “una maggiore tutela legale per il personale scolastico e universitario a condizione che rispetti le norme del decreto e le misure stabilite dalle linee guida e dai protocolli”.
Ancora: “Le Università possono derogare alle misure solo per le attività a cui partecipino solo studenti vaccinati o guariti”.
Infine, “il commissario straordinario organizzerà e realizzerà un piano di screening della popolazione scolastica”.

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