Missione in Libia per il ministro dell’Interno italiano. Luciana Lamorgese, come si legge sul sito del Viminale, ha incontrato, ieri, a Tripoli il primo ministro del governo di Unità nazionale dello Stato di Libia, Abdulhamid Dabaiba, e il ministro dell’Interno, Khaled Mazen, con i quali ha avuto una nuova opportunità di confronto, dopo l’ultima missione in Libia dello scorso 19 aprile, sui temi concernenti “il percorso di stabilizzazione del Paese nord africano e le interlocuzioni in atto con la comunità internazionale e l’Unione europea”.
La responsabile del Viminale, anche in relazione ai recenti sviluppi dello scenario tunisino, ha ribadito quanto “sia profonda la consapevolezza sul ruolo strategico che la Libia e la Tunisia assolvono per il Nord Africa e l’intero Mediterraneo”.
Per quanto riguarda la prevenzione dei flussi migratori irregolari e della tratta di esseri umani, da parte italiana” è stata confermata la volontà di sviluppare concretamente e in tempi rapidi, in collaborazione con l’Organizzazione internazionale delle migrazioni, il progetto portato avanti dal Viminale riguardante le frontiere meridionali libiche”. Contestualmente, “l’Italia intensificherà il suo impegno finanziario per promuovere lo sviluppo rurale nell’ottica della stabilizzazione dell’area del Fezzan interessata da un’alta densità migratoria”.
La missione è anche servita “a consolidare l’attività di formazione, scambio di informazioni e cooperazione investigativa sulle reti criminali transnazionali e sui gruppi terroristici operanti, in particolare, lungo la frontiera meridionale libica”.