“L’apprendimento misto può contribuire a migliorare l’inclusività dell’istruzione, in particolare grazie alla sua flessibilità. Può migliorare l’offerta di istruzione nelle zone remote e rurali, per chi appartiene a comunità nomadi oppure risiede in ospedali e centri di assistenza, come pure per chi svolge attività sportiva di alto livello”. Lo si legge nel documento stilato dalla Commissione Ue e presentato oggi sull’istruzione in Europa. Una serie di proposte agli Stati, che ora passano al vaglio del Consiglio e del Parlamento europeo, secondo cui “tutti gli ambienti e gli strumenti formativi dovrebbero essere accessibili in egual misura ai gruppi minoritari e ai minori con disabilità oppure provenienti da contesti svantaggiati dal punto di vista socioeconomico, e non dovrebbero dar luogo a discriminazioni o segregazioni. Secondo la proposta della Commissione relativa alla raccomandazione del Consiglio gli Stati membri dovrebbero “fornire ulteriori opportunità di apprendimento e sostegno mirato ai discenti con difficoltà di apprendimento, con bisogni educativi speciali, appartenenti a gruppi svantaggiati o altrimenti colpiti dalle interruzioni scolastiche. Tali opportunità potrebbero comprendere, ad esempio, maggior sostegno personalizzato, sistemi di mentoring, periodi di apprendimento supplementari durante l’anno scolastico e/o durante le vacanze, accesso a ulteriori ambienti di apprendimento, quali biblioteche pubbliche e spazi comunitari, e a servizi di doposcuola con sostegno pedagogico”; dare priorità “al benessere fisico e mentale dei discenti e delle loro famiglie, nonché degli insegnanti e dei formatori. Ciò potrebbe comprendere l’elaborazione di orientamenti per la salute mentale e l’inclusione negli obiettivi scolastici di strategie in materia di benessere di studenti e insegnanti e di lotta al bullismo”; promuovere lo sviluppo delle competenze digitali dei discenti, delle loro famiglie e degli insegnanti e dei formatori e incoraggiare gli investimenti a livello di scuola e comunità nei dispositivi disponibili e nella connettività; sostenere partenariati efficaci per le infrastrutture e le risorse tra i diversi erogatori di istruzione, compresi i soggetti imprenditoriali, delle arti, del patrimonio culturale, dello sport; utilizzare appieno i fondi e le competenze dell’Ue per le riforme e gli investimenti in infrastrutture, strumenti e pedagogia al fine di aumentare la resilienza e migliorare la preparazione delle scuole al futuro, in particolare Erasmus+, il dispositivo per la ripresa e la resilienza, il Fondo sociale europeo Plus, il Fondo europeo di sviluppo regionale, il programma Europa digitale, Orizzonte Europa e lo strumento di sostegno tecnico.