“Con la verità del Vangelo non si può negoziare: o ricevi il Vangelo come è stato annunciato, o ricevi qualsiasi altra cosa, ma non si può negoziare col Vangelo. Non si scende a compromessi”. Lo ha detto, a braccio, il Papa, nella catechesi dell’udienza di oggi, la prima dopo la pausa estiva, svoltasi in Aula Paolo VI. “La fede in Gesù non è merce da contrattare”, ha proseguito Francesco ancora a braccio: “È salvezza, è incontro, è redenzione, non si vende a buon mercato”. La situazione descritta all’inizio della Lettera ai Galati, ha spiegato il Papa, “appare paradossale, perché tutti i soggetti in questione sembrano animati da buoni sentimenti”: “I Galati che danno ascolto ai nuovi missionari pensano che con la circoncisione potranno essere ancora più dediti alla volontà di Dio e quindi essere ancora più graditi a Paolo. I nemici di Paolo sembrano essere animati dalla fedeltà alla tradizione ricevuta dai padri e ritengono che la fede genuina consista nell’osservanza della legge. Davanti a questa somma fedeltà giustificano perfino le insinuazioni e i sospetti su Paolo, ritenuto poco ortodosso nei confronti della tradizione”. “La novità del Vangelo è una novità radicale, non è una novità passeggera”, ha detto Francesco ancora a braccio: “Non ci sono vangeli alla moda, il Vangelo è sempre nuovo, è la novità”.