Afghanistan: Save the Children, “profondo sconcerto per uccisione di 18 civili, tra cui donne e bambini, in attacchi aerei a Kandahar”

Save the Children esprime “profondo sconcerto” alla notizia che 18 civili, tra cui donne e bambini, sono stati uccisi durante gli attacchi aerei avvenuti oggi sulla città di Kandahar, nel sud dell’Afghanistan. Secondo quanto riportato dai media locali, dall’inizio delle violenze di ieri circa 49.000 persone sono state sfollate, tra cui circa 29.400 minori. Save the Children sta fornendo aiuto alle famiglie sfollate.
“Oggi è un altro terribile giorno per i bambini di Kandahar che ancora una volta pagano questo brutale conflitto con la loro stessa vita. Queste morti orribili sono una prova devastante delle violenze che stanno avendo luogo in tutto il Paese in questo momento e che hanno conseguenze sulla vita dei bambini. Ci ricordano, purtroppo, che le esplosioni non fanno differenza tra i bambini innocenti e le parti armate e questo è esattamente il motivo per cui l’uso di armi esplosive nelle aree abitate dovrebbe essere sempre evitato”, ha dichiarato Christopher Nyamandi, direttore di Save the Children in Afghanistan. “Esortiamo tutte le parti a porre fine alle violenze e a proteggere le vite dei civili, in particolare quelle dei bambini, e a rispettare gli obblighi previsti dal diritto umanitario internazionale. Devono essere fatti tutti gli sforzi necessari per giungere a un accordo di pace duraturo cosicché i bambini afghani, che hanno già vissuto tutta la loro vita in guerra, possano crescere in un paese libero dalla paura della violenza, della morte e del pregiudizio”, aggiunge Nyamandi.

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