Parrocchia latina di Betlemme sempre più punto di riferimento per i più fragili. La crisi economica aggravata dalla pandemia ha aumentato il numero di coloro che, nella città natale di Gesù, fanno fatica ad andare avanti. L’ufficio francescano dei servizi sociali, situato nei locali della parrocchia di Santa Caterina alla Natività, rappresenta, fa sapere il sito della Custodia di Terra Santa, una fonte di sostegno per tutti coloro che, parrocchiani latini o di altre confessioni religiose, si trovano in difficoltà. Disoccupazione, problemi familiari, povertà sono solo alcuni dei disagi con cui devono fare i conti quotidianamente gli abitanti di Betlemme già gravati dall’isolamento imposto dalla presenza dei checkpoint intorno alla città e dal muro di separazione israeliano. La prima cosa, spiega padre Rami Askarieh, parroco della chiesa latina di Santa Caterina a Betlemme, direttore dell’ufficio dei servizi sociali, “è capire le motivazioni per cui le persone vengono a chiedere aiuto, per poi indirizzarle dove è meglio per loro”. In questo compito il parroco è coadiuvato da un’operatrice sociale, suor Rosalia, che incontra fisicamente le persone una volta alla settimana e due volte telefonicamente. Fondamentale è la collaborazione con altri uffici dedicati ai servizi sociali che si trovano a Betlemme: quello della ong Pro Terra Sancta, quello dell’ufficio del Patriarcato Latino, quello della casa di bambini orfani “La Crèche”, e altri ancora. “Incontriamo persone con storie molto difficili, perché, soprattutto a causa del Coronavirus, molti hanno perso il lavoro – spiega il parroco -. Ad esempio, coloro che si occupavano di turismo o erano artigiani che producevano oggetti di legno di ulivo, oggi non riescono più a vendere nulla e sono rimasti con poche risorse economiche. Hanno bisogno di tutto: medicine, alimenti, latte per i bambini”. L’aiuto in questo caso si risolve nel coprire i costi per l’acquisto di cibo e medicine. “Valutiamo anche la possibilità di restauri in alcune case dei cristiani locali” aggiunge il religioso. Per sostenere il restauro delle case dei cristiani locali si impegnano molto la Franciscan Foundation for the Holy Land e Pro Terra Sancta, che opera anche su altri progetti sociali a lungo termine. A Betlemme opera anche la Società Antoniana, centro di assistenza agli anziani, dove il parroco di Betlemme celebra la messa e segue periodicamente l’andamento delle attività. Per i bambini e ragazzi che vivono situazioni di disagio familiare, la Custodia di Terra Santa a Betlemme ha un luogo dedicato: la Casa del Fanciullo. La parrocchia è attiva anche nel campo dell’accompagnamento per le coppie di futuri sposi perché “la formazione è un tema fondamentale, su cui costruire il futuro”, padre Rami che annuncia anche la creazione di un centro di formazione umana.