“L’attualità del messaggio di don Mottola sta proprio nella bellezza del suo sacerdozio indiviso, completamente offerto tra l’altare e la carità, in un amore appassionato e redentivo per la nostra terra Calabra”. Lo ha scritto ai fedeli mons. Francesco Oliva, amministratore apostolico di Mileto-Nicotera-Tropea, in vista della beatificazione di don Francesco Mottola, che verrà celebrata il prossimo 10 ottobre. “È un altro beato – evidenzia mons. Oliva – che si aggiunge all’immensa schiera di santi e beati che rendono più bella la nostra terra di Calabria”, perché don Mottola “era un sacerdote modello che indica a tutti i sacerdoti della Regione la via della santità”. Per mons. Oliva questa è “una grande occasione per la nostra terra di Calabria, per ravvivare in noi i doni e i carismi che contempliamo nella sua figura di testimone di fede, di speranza e di carità”. Descrivendo la figura di don Mottola, il presule ha evidenziato che “è stata una sintesi tra preghiera ed azione, nell’inseparabile ritmo del cuore ardente d’amore per Cristo e per i fratelli”. Riflettendo sull’eredità spirituale del nuovo beato, mons. Oliva ha concluso affermando che “il nostro tempo ha bisogno di spiritualità, recuperando il valore dell’interiorità. È un tempo difficile che invoca il ‘movimento oblato’, il dinamismo della carità e della globalizzazione della solidarietà”.