Si conclude oggi la scuola estiva catechetica online per insegnanti di religione nella scuola elementare in Croazia, iniziata ieri sul tema “Vicinanza della Parola nell’apprendimento a distanza – le competenze linguistiche nell’apprendimento online”. L’evento è organizzato dall’Ufficio nazionale per la catechesi della Conferenza episcopale croata e dall’Agenzia per l’istruzione croata ed è stato aperto da mons. Duro Hranic, vescovo di Dakovo-Osijek. Diversi gli interventi specializzati sul mondo virtuale e la religione come “Il cristianesimo alla soglia del continente virtuale” del prof. Jerko Valkovic mentre particolare attenzione, vista la pandemia, ha suscitato la tavola rotonda “La comunicazione a distanza vista dallo psicologo, il professore, e il riabilitatore educativo”, con la partecipazione di don Ivica Pazin, presidente dell’Ufficio catechetico nazionale della Conferenza episcopale croata, Hrvoje Malekovic, psicologo, Snjezana Malisa dall’Università cattolica croata e Zrinkja Stancic dalla Facoltà di scienze della formazione e della riabilitazione di Zagabria. Lo psicologo Malekovic ha presentato i vantaggi e i difetti della scuola on-line evidenziando come “in genere internet ha un effetto negativo sulle relazioni interpersonali” e che “tramite l’apprendimento a distanza l’attenzione degli studenti è spesso divisa dalla mancanza di esperienza sensoriale e tattile, e anche dalla fatica di guardare costantemente lo schermo”.
D’altra parte, a suo avviso, “gli strumenti digitali permettono nuove strategie di educazione sempre più attuali” che però “devono essere adeguate ad ogni singolo studente”. Secondo Snejana Malisa invece, l’istruzione on-line “cambia la cultura organizzativa e la struttura e richiede specifiche competenze dagli insegnanti”. “Per un’istruzione a distanza efficace – continua – è importante scegliere media e principi pedagogici che portino ad una buona educazione in un ambiente virtuale”. La Snjezana Malisa ritiene che in queste circostanze “gli insegnanti di religione cattolica in Croazia sono stati in grado di rispondere adeguatamente alle esigenze degli studenti e trovare nuovi modi per connettersi con la comunità usando immagine nuova e diversa della realtà”. Della inclusione degli studenti disabili invece ha parlato Zrinjka Stancic, affermando che “l’educazione religiosa scolastica sottolinea in modo proprio l’importanza e l’uguaglianza di tutte le persone e promuove il rispetto e l’accettazione delle diversità”. Perciò, “un modello inclusivo all’interno dell’istruzione religiosa è altrettanto importante nel contatto ma anche nell’apprendimento a distanza”. Alla fine della scuola estiva catechetica online saranno condivisi esempi di buone prassi di vantaggi e svantaggi nell’immagine della comunicazione on-line presentati da diversi docenti.