L’Italia raggiunge per la prima volta nella storia recente l’autosufficienza nella bilancia alimentare con le esportazioni di cibi e bevande nazionali che hanno superato in valore le importazioni dall’estero, sotto la spinta del cambiamento nei consumi e nel commercio determinati dall’emergenza Covid. È quanto emerge dallo studio della Coldiretti presentato nell’area dell’organizzazione al padiglione 6 – Stand B012 del Salone Cibus 2021 inaugurato alla presenza del presidente nazionale Ettore Prandini. Nel primo semestre 2021 le esportazioni alimentari – sottolinea Coldiretti – hanno raggiunto il valore record di 24,81 miliardi con un aumento dell’12% rispetto all’anno precedente; un cambiamento “senza precedenti”, precisa l’organizzazione, realizzato sotto la spinta della “fame” di Made in Italy all’estero.
All’estero le vendite del Made in Italy sono sostenute soprattutto dai prodotti base della dieta mediterranea come vino, frutta e verdura, ma non mancano new entry come il caviale Made in Italy le cui esportazioni sono addirittura triplicate nell’ultimo anno (+187%).
Tuttavia, spiega Coldiretti, “in Italia è necessario potenziare la produzione per coprire il deficit del 64% del frumento tenero e del 40% per il frumento duro destinato alla produzione di pasta per il quale si è registrato un calo di autosufficienza in seguito alle massicce importazioni dal Canada”. Ma è necessario aumentare anche la produzione di mais.
Per Prandini occorre “cogliere le opportunità offerte dal Pnrr con la digitalizzazione delle aree rurali, recupero terreni abbandonati, foreste urbane per mitigare l’inquinamento in città, invasi nelle aree interne per risparmiare l’acqua e produrre energia pulita, chimica verde e bioenergie per contrastare i cambiamenti climatici ed interventi specifici nei settori produttivi deficitari previsti nei progetti strategici elaborati dalla Coldiretti insieme a Filiera Italia per la crescita sostenibile a beneficio del sistema Paese”. Servono inoltre “sistemi di etichettatura trasparenti sull’origine delle materie prime”.