Nelle grandi città della Grecia, tra cui Atene e Salonicco, è iniziato ieri, 29 agosto, il programma pilota di vaccinazione nelle piazze di fronte alle chiese ortodosse del Paese. L’iniziativa, in collaborazione con i sacerdoti ortodossi e il Santo Sinodo, molto influenti in Grecia, prevede punti mobili di vaccinazione. Pionieri in questo campo sono stati gli edifici religiosi dell’arcidiocesi di Creta, dell’isola omonima, dove sul territorio della basilica San Mina di Heraklion e con l’aiuto dell’ospedale locale i cittadini vengono vaccinati. I media greci riportano le parole di padre Andreas Kalioncakis, sacerdote ortodosso locale, secondo cui “la Chiesa non intende sabotare la scienza, ma la teologia e la scienza vogliono andare di pari passo. La Chiesa, interessata sia della salute mentale sia di quella fisica, non è contro la vaccinazione”.
Alla fine dell’estate quando molti greci tornano dalle ferie alle isole, le autorità si attivano con nuove misure e in modo particolare per incentivare le vaccinazioni. Da oggi, tutti coloro che hanno appena finito le vacanze, ricevono due test gratis nell’ambito di una settimana. Le restrizioni invece sono rivolte soprattutto ai non vaccinati che dovranno fare i test due volte a settimana mentre diversi spazi chiusi saranno accessibili solo con un certificato di vaccinazione o documento che attesta la convalescenza di Covid-19 negli ultimi sei mesi. “Oltre il 90% dei pazienti in terapia intensiva sono non vaccinati”, ha affermato il ministro della salute greco Kikilias. Inoltre, dal 1° settembre, i lavoratori sanitari e gli operatori in case di riposo che rifiutano di essere vaccinati saranno sospesi dal lavoro.