La Conferenza episcopale dell’El Salvador (Cedes) esprime la propria gioia, comunicando che si terrà sabato 22 gennaio a San Salvador la cerimonia di beatificazione di padre Rutilio Grande, gesuita, ucciso in odium fidei, dei suoi due compagni di martirio, Manuel Solórzano e Nelson Rutilio Lemus, e di padre Cosma Spessotto, anch’egli ucciso in odium fidei. Papa Francesco ha nominato come suo delegato speciale, per rappresentarlo nella solenne celebrazione, il cardinale Gregorio Rosa Chávez, vescovo ausiliare di San Salvador, in gioventù segretario personale di mons. Arnulfo Romero, già canonizzato. “Diamo grazie a Dio per questo immenso dono, l’elevazione agli altari di quattro martiri del nostro Paese, Rutilio, Nelson, Manuel e Cosme – scrive la Cedes -. Invitiamo tutti a prepararci nel modo migliore per vivere in modo fruttuoso tale avvenimento”.
Padre Grande fu ucciso il 12 marzo 1977, assieme ai due collaboratori laici della comunità rurale di Aguilares (Manuel Solórzano era un catechista settantenne, che accompagnava sempre padre Rutilio, Nelson Rutilio Lemus era un giovane impegnato che collaborava nella missione di padre Rutilio), solo tre settimane dopo il l’ingresso dell’arcivescovo Romero a San Salvador. “Una grande gioia e un atto di giustizia. Padre Rutilio Grande è stato un martire evidentissimo. Desidero ringraziare il Santo Padre”, aveva dichiarato al Sir il cardinale Gregorio Rosa Chávez nel marzo 2020, al momento del riconoscimento del martirio del gesuita. Padre Cosma Spessotto fu ucciso in odium fidei il 14 giugno 1980, pochi mesi dopo mons. Romero. Degli sconosciuti gli spararono davanti all’altare maggiore della chiesa, poco prima della messa. Era nato a Mansué (Treviso), in diocesi di Vittorio Veneto, nel 1923. Dopo la sua ordinazione sacerdotale partì per l’El Salvador e per 27 anni, fino all’uccisione, fu parroco a Nonualco.