È morto ieri mattina all’hospice di Dovadola, don Giuseppe Pozza, per 46 anni parroco di Casemurate, nella diocesi di Ravenna-Cervia. Da alcuni anni, si legge in una nota della diocesi, si era ritirato nel seminario di Forlì dopo una vita dedicata a quella parrocchia e al servizio pastorale anche a Lavezzola, Cologna e Castiglione di Ravenna. L’anno scorso, il 24 luglio, aveva festeggiato assieme ad ex parrocchiani e famigliari il 60° di ordinazione sacerdotale.
“Il segreto dell’essere prete? È stare sempre vicino a Dio, tutto il resto conta pochissimo”, aveva spiegato alla vigilia di quella festa. Un prete dalla forte spiritualità, lo ricordano i parrocchiani, che si esprimeva anche nell’arte: le sue mani da falegname hanno restaurato gli arredi lignei della parrocchia e plasmato sculture in legno e ceramica, crocifissi e volti di Cristo e della Madonna che parlano di lui.
Nato a Castelgomberto (Vicenza) nel 1934 era stato ordinato nel 1960 da mons. Salvatore Baldassarri, per poi andare, da cappellano, prima a Lavezzola, poi a Cologna (nel ferrarese) e a Castiglione di Ravenna. Una volta parroco, è stato inviato a Casemurate dove è rimasto per 46 anni.
“L’arcivescovo di Ravenna-Cervia, mons. Lorenzo Ghizzoni, e tutto il presbiterio lo affidano alla misericordia del Signore nella certezza della vita eterna e ringraziano il Signore per il suo ministero”, prosegue la nota.
La camera ardente di don Pozza è aperta nella chiesa di Casemurate, per la visita dei fedeli (dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 18). Oggi, alle 18, sarà recitato il Rosario. I funerali si terranno martedì 31 agosto alle 16 a Casemurate e a presiedere il rito sarà l’arcivescovo, Lorenzo Ghizzoni.