“Io renderei obbligatorio il vaccino anti Covid-19 per tutti gli adolescenti e quanto prima pure per i bambini under 12, quando sarà disponibile il vaccino anche per loro, perché è l’unico vero strumento di prevenzione primaria contro questo virus”. Una posizione netta quella di Giuseppe Di Mauro, presidente della Società italiana di pediatria preventiva e sociale (Sipps), che aggiunge: “Non sarebbe la prima volta, nel 2017 con coraggio scientifico l’allora ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, rese obbligatoria la vaccinazione tetravalente anti-morbillo, anti-parotite, anti-rosolia e anti-varicella poiché il calo delle coperture fece scattare l’allarme di un possibile ritorno di nuove epidemie”. Per Di Mauro, “così come i medici devono vaccinarsi, anche i docenti dovranno farlo, perché sono a contatto con la popolazione. Lo stesso discorso dovrebbe essere esteso a chi lavora nei supermercati e in generale a chiunque sia a contatto con le persone: tutti devono vaccinarsi”.
In ogni caso, ritornando alla scuola, la via maestra di ogni campagna pro vaccini, spiega, “è quella della comunicazione. Dobbiamo vincere le esitazioni attivando uno scambio importante con i genitori e gli adolescenti, per sfatare le false credenze”. E mette in guardia: “Tutti i virus possono avere a medio e lungo termine effetti e complicazioni, in particolare nei bambini”. Adesso, conclude il presidente Sipps, “senza una campagna vaccinale a tappeto contro il Covid-19 il ritorno alla scuola in presenza fa tornare lo spettro della Dad”, dopo due anni di didattica a distanza che “hanno creato danni pedagogici e psicologici enormi in bambini e adolescenti. Sono anni persi”.