L’avviso del ministero dell’Istruzione, che mette e a disposizione 5 milioni di euro per la co-progettazione con il Terzo settore di progetti formativi su vari temi – dal contrasto alle mafie alla sostenibilità alla promozione della lettura – è “un primo passo importante verso il riconoscimento istituzionale delle attività realizzate dal volontariato e dal Terzo settore per ampliare l’offerta formativa e favorire modalità di apprendimento innovative per ragazze e ragazzi”. È il commento di Chiara Tommasini, presidente di Csvnet, l’associazione nazionale dei centri di servizio per il volontariato (Csv), che ieri ha inviato una lettera ai vertici del ministero dell’Istruzione per chiedere un confronto, volto a valorizzare il lavoro che in questi anni ha visto impegnati i Csv nelle scuole e approfondire future forme di collaborazione.
Il bando, sottolinea la presidente, “si colloca perfettamente nell’ottica che ha guidato i Csv in questi anni, quella di una scuola aperta, diffusa, un’idea di educazione che richiama tutta la comunità educante alla responsabilità del futuro benessere dei ragazzi e delle ragazze”.
Secondo la presidente di Csvnet l’interlocuzione con il ministero dell’Istruzione servirebbe quindi “a valorizzare il lavoro, svolto e in corso, da Csvnet e dai Csv che, forti della loro presenza in tutte le regioni italiane, possono essere un asset fondamentale per la collaborazione tra i diversi soggetti coinvolti”.
Nella loro esperienza ventennale, i centri di servizio hanno realizzato migliaia di progetti nelle scuole sui temi della cittadinanza attiva, della legalità, dell’ecologia, ecc. censiti per la prima volta nel 2019 con la pubblicazione “A lezione di volontariato”, che raccoglie 219 iniziative svolte coinvolgendo 118mila studenti, 1.800 istituti scolastici e 3.400 enti di terzo settore.
L’esperienza sul campo è stata ulteriormente riconosciuta nel 2020, con la firma del protocollo d’intesa fra Csvnet e Miur per la promozione del volontariato, dei valori della solidarietà e della cittadinanza attiva, in tutto il sistema scolastico.
Nella lettera la presidente di Csvnet entra anche nel merito dei termini operativi dell’avviso, esprimendo “una certa preoccupazione” per la scadenza del bando al 31 agosto, data che renderebbe “molto difficile” un confronto fra enti del Terzo settore e scuole, al fine di definire le proposte progettuali.
“Su questo punto – scrive Tommasini – chiediamo al ministero di valutare una proroga della data di scadenza del bando”.