Inclusione: Civitavecchia, da un progetto di orti solidali di Sant’Egidio nasce una cooperativa con persone con disturbi mentali

Cura dell’ambiente, solidarietà, dignità del lavoro di chi vive un disagio, sensibilizzazione della cittadinanza a una cultura del bello: sono gli ingredienti di un progetto di orti solidali che presto farà nascere una cooperativa multiservizi, che la Comunità di Sant’Egidio porta avanti a Civitavecchia grazie al bando della Regione Lazio “Comunità solidali”. “Nell’ambito della riflessione ecclesiale sull’enciclica Laudato si’, abbiamo voluto dare corpo al messaggio del Papa riqualificando spazi verdi abbandonati – spiega al Sir Massimo Magnano, responsabile della Comunità di Sant’Egidio a Civitavecchia –. Venti persone con disturbi mentali, tra cui ospiti di convivenze protette, lavorano ogni giorno per la riqualificazione di Villa Albani, un grande spazio verde in centro, e di altri orti dove coltivano prodotti agricoli”. Assieme ai volontari di Sant’Egidio, il titolare dell’azienda agricola Gattopuzzo accompagna nella formazione e nel tutoraggio, la Asl propone l’inserimento di nuove persone, il Comune fornisce gli spazi e sono coinvolti anche parrocchie e movimenti. “Costante è il sostegno del vescovo mons. Gianrico Ruzza – prosegue Magnano –. Il valore riabilitativo della proposta sta superando le attese e in autunno nascerà una cooperativa per dare un lavoro vero a queste persone e coinvolgerne altre con produzione di olii, conserve e altri prodotti”. “A Villa Albani, dove inaugureremo anche un ‘Roseto dei giusti’, molti anziani e universitari iniziano a godere dei luoghi riqualificati, segno di una cultura condivisa del bello che prende piede”, conclude.

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