La Caritas dell’Ecuador e del Brasile uniscono le forze per creare la piattaforma “MigraSegura”, un portale rivolto alle persone in mobilità umana – soprattutto venezuelane – in questi due Paesi, con l’obiettivo di farle accedere a informazioni affidabili e sicure su servizi di base, politiche e procedure migratorie.
Questa piattaforma è stata sviluppata grazie alla sinergia tra le due Caritas, con il finanziamento della fondazione JuntosEsMejor Challenge, dell’Usaid e della Banca interamericana per lo sviluppo, con il supporto di Catholic Relief Services. Il lancio ufficiale dell’iniziativa è avvenuto ieri in entrambi i Paesi.
L’obiettivo è fornire informazioni tempestive ai migranti venezuelani, che potrebbero essere vittime di reti di tratta e gruppi criminali a causa della mancanza di guida e di informazioni accurate. Infatti, hanno spiegato i promotori, “l’entità della crisi venezuelana, in seguito alla quale si stima che più di 5 milioni e mezzo di persone abbiano lasciato il proprio Paese, esige che le informazioni che hanno la funzione di salvare vite siano messe al servizio dei rifugiati e dei migranti venezuelani”. Si tratta, dunque, in primo luogo, di “contribuire al processo decisionale con informazioni accurate, in modo che queste persone possano avere un transito migratorio sicuro”.
Il progetto ha preso il via alla fine del 2020, attraverso uno studio su un campione di 807 rappresentanti di famiglie venezuelane (400 in Ecuador e 407 in Brasile). Le Caritas hanno anche lavorato con 15 informatori chiave (6 donne e 9 uomini) che rappresentano organizzazioni che hanno una vasta esperienza di lavoro con questa popolazione. La raccolta dei dati è stata effettuata dal 9 al 18 dicembre 2020, in 8 città del Brasile e 6 città dell’Ecuador con rappresentanti delle famiglie venezuelane. Lo studio ha rivelato che “circa il 66% delle persone che lasciano il Venezuela per il Brasile e l’Ecuador non hanno informazioni sui Paesi ospitanti”.