“Le dichiarazioni di Uribe Vélez sui casi di esecuzioni extragiudiziali, note come ‘falsi positivi’, non sono state sufficienti. Ma questo dialogo permette di avanzare in questo processo di ascolto di tutte le versioni nel contesto del conflitto armato. Abbiamo parlato con tutti gli ex presidenti, manca solo Pastrana”. Lo afferma il presidente della Commissione della Verità della Colombia, il gesuita padre Francisco De Roux, parlando al Sir del recente incontro con l’ex presidente Álvaro Uribe, che si è svolto a livello privato, dato che l’esponente politico, contrario all’accordo di pace con le Farc, non riconosce l’esistenza della Commissione.
“Questo incontro con l’ex presidente si è reso necessario, anche per un atteggiamento contro la pace che ha favorito nella società colombiana. Se vogliamo la pace nella società – come ha chiesto la Commissione – dobbiamo arrivare a dialogare con chi la pensa in modo completamente diverso”, precisa padre De Roux.
Certo, prosegue il gesuita, “questo incontro è stato ‘controverso’, ma mi assumo la responsabilità di quanto fatto, perché c’erano molte domande anche tra i miei colleghi commissari. Sono convinto che bisogna arrivare dove le cose sono più difficili e bisogna raggiungere le persone come esseri umani”. In ogni caso, precisa padre De Roux, le dichiarazioni di Uribe passeranno al vaglio della Commissione, “ma penso che ci siano anche delle cose vere, tra quelle dichiarate da Uribe”.
Il presidente della Commissione della Verità ha rilasciato queste dichiarazioni a margine dell’incontro durante il quale la sentenza del Tribunale permanente dei popoli sul genocidio politico in Colombia è stata consegnata, per mano di padre Javier Giraldo (mentre il presidente del Tpp, Philippe Texier, era collegato in modalità virtuale), a padre de Roux e alla magistrata Alexandra Sandoval, della Giustizia speciale per la pace (Jep). “Per noi questi spazi sono sacri e qui sentiamo la presenza delle vittime. Questo contributo del Tpp è molto serio ed è un contributo molto significativo per la Commissione”, ha spiegato padre De Roux. Conferma Cristiano Morsolin, esperto di diritti umani, presente alla cerimonia di consegna: “La sentenza è un fatto di grande rilevanza internazionale, senza dimenticare lo strategico contributo al Tpp di giuristi italiani, come Luigi Ferrajoli. Un contributo importante in difesa degli accordi dell’Avana”.