“Anche il tema, che avevamo scelto per la Settimana liturgica (Sl) di Cremona e che riproponiamo sostanzialmente identico pur con le necessarie revisioni dettate dalla situazione di emergenza che stiamo ancora vivendo, risulta essere straordinariamente significativo perché le nostre comunità, proprio affrontando questo tempo di prova in cui hanno patito la triste esperienza del ‘digiuno’ liturgico si sono forzatamente dovute interrogare sull’importanza del convenire domenicale ‘nel nome del Signore’, oggettivamente già molto attenuata prima della pandemia”. Lo ha detto, stamattina, mons. Claudio Maniago, vescovo di Castellaneta e presidente del Centro di azione liturgica, ha dato il via stamattina alla 71ª Settimana liturgica nazionale, in corso a Cremona, fino al 26 agosto
Per il presule, “appare ancor più urgente in questo tempo di rinascita riuscire a dare alle assemblee domenicali quei connotati di equilibrio fra differenze generazionali, culturali ed ecclesiali che, permettendo a tutti una sempre più viva partecipazione al mistero pasquale, faccia di ciascuno un testimone autentico della misericordia di Dio in questo tempo”.
“Iniziamo allora questa nostra 71ª Sl nel contesto di lode e di invocazione che ci ha ispirato la salmodia e ben attenti al monito forte di S. Paolo che nella lettura breve (tratta dalla 2Ts) ci invita a vincere ogni sorta di pigrizia e a non scoraggiarci mai nel fare il bene. Noi non vogliamo scoraggiarci e per questo ci affidiamo ancor più alla parola di Dio e all’azione del suo Spirito che dà la vita”, ha concluso mons. Maniago.