“Carissimi, tutto il mondo segue da giorni con apprensione quanto sta accadendo in Afghanistan. Le notizie che giungono sono allarmanti e come sempre a pagare il prezzo più alto sono i più deboli: gli anziani, le donne e i bambini”. È quanto scrive don Mario Marino, direttore della Caritas diocesana di Cassano all’Jonio, rilanciando l’appello della Cei all’Italia e alle istituzioni europee a fare il possibile per promuovere corridoi sanitari e umanitari dall’Afghanistan e per aiutare la popolazione di Haiti colpita dal terremoto. Nel richiamare l’invito alla preghiera del Papa, domenica 15 agosto all’Angelus, don Marino ricorda l’impegno di Caritas italiana nel Paese sin dagli anni Novanta con diversi programmi di aiuto di urgenza, riabilitazione e sviluppo. “Ma l’instabilità della situazione comporterà la sospensione di tutte le attività, mentre crescono i timori per la possibilità di mantenere una presenza anche per il futuro, oltreché per la sicurezza dei pochi afghani di confessione cristiana”, si legge ancora nella nota”. Forte il desiderio del vescovo Francesco Savino, “affinché anche dalla nostra Chiesa locale si innalzi un’invocante preghiera per tutti invitando a farlo, in ogni modo, in tutte le celebrazioni, in sintonia con tutta la Chiesa italiana”.
La diocesi di Cassano all’Jonio, assicura la nota, “per tramite della Caritas diocesana, darà accoglienza a diversi nuclei familiari di profughi afgani al centro di accoglienza a Sibari e non solo. Assieme alla preghiera manifestiamo la nostra vicinanza alle popolazioni dell’Afghanistan e di Haiti anche attraverso gesti di carità economica, continuando ad educare alla generosità nei confronti dei nostri fratelli e sorelle”.