Dopo quattro anni di ampi lavori di ristrutturazione, la cattedrale romano-cattolica di Satu Mare, nel nord-ovest della Romania, viene riconsacrata oggi, 21 agosto, dal vescovo della diocesi, mons. Jenő Schönberger. Alla celebrazione eucaristica, oltre al clero e al popolo della diocesi di Satu Mare, prenderanno parte il nunzio apostolico in Romania, mons. Miguel Maury Buendía, il presidente della Conferenza episcopale romena, mons. Aurel Percă, altri vescovi romeni e autorità civili della Romania e dell’Ungheria. La cattedrale romano-cattolica di Satu Mare, dedicata all’Assunzione del Signore, è stata costruita tra 1830-1837, utilizzando parti di una precedente chiesa del 1786, con un’architettura in stile neoclassico all’esterno e barocco all’interno. Gli altari del presbiterio sono realizzati da marmo di Carrara e conservano reliquie di san Benedetto e san Bonifacio. Nei sotterranei, c’è una cripta per i vescovi, nella quale si trova anche la tomba del vescovo martire Janos Scheffler, morto in una prigione comunista nel 1952 e beatificato nel 2011.
Nel processo di recupero della cattedrale sono stati effettuati lavori di impermeabilizzazione, rinnovamento della facciata, del pavimento e del tetto, restauro delle vetrate e degli elementi architettonici di pietra e metallo ed è stato installato un moderno impianto di riscaldamento. I lavori sono stati possibili grazie ai fondi Ue destinati allo sviluppo regionale, e agli aiuti finanziari dei governi romeno e ungherese. La diocesi di Satu Mare, con una popolazione preponderante di origine magiara, è stata istituita nel 1804 da Papa Pio VIII, ed è guidata dal 2003 da mons. Jenő Schönberger, nativo di Satu Mare.