(Da Rimini) “Solo insieme possiamo farcela. C’è bisogno di una governance del sistema che controlli e faccia in modo che nessuno se ne approfitti. In queste condizioni credo che la Food coalition possa essere un vettore di cambiamento”: è quanto affermato da suor Alessandra Smerilli, sottosegretario del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale per il settore Fede e Sviluppo, durante l’incontro “Food coalition – La sfida della nutrizione in tempo di pandemia”, svoltosi oggi al Meeting di Rimini. Una sessione interamente dedicata al tema della nutrizione, all’utilizzo e alla condivisione delle risorse alimentari, alla lotta alla fame contro lo spreco. A riguardo la religiosa, che è anche ‘consigliere economico del Papa’, ha ricordato l’impegno della Commissione vaticana Covid-19, voluta da Papa Francesco per esprimere la sollecitudine della Chiesa di fronte alla pandemia e proporre risposte per le sfide socio-economiche del futuro: “ci siamo subito interessati alla Food Coalition (l’alleanza globale in risposta all’emergenza Covid-19 dal punto di vista alimentare, ndr.) perché ci sembrava un seme da coltivare. Un impegno assunto e portato avanti con creatività e audacia per preparare il futuro che è diverso dal dire ‘prepararsi al futuro’. Dobbiamo operare – ha spiegato suor Smerilli – perché il futuro vada nella direzione che vorremmo”. Nel suo intervento la religiosa ha ricordato le tre priorità indicate da papa Francesco: “cibo per tutti, salute per tutti e lavoro per tutti, da perseguire con lo stile del Pontefice: ascoltare, creare connessioni, ispirare soluzioni innovative. Possiamo fare molto nello stare accanto alle persone vulnerabili – ha aggiunto l’esperta – ma spetta ai Governi, alle Ong, alle imprese fare di più”. Suor Smerilli ha poi precisato che quando si parla di “ingiustizia alimentare ci riferiamo al fatto che l’insicurezza alimentare nel mondo non è mancanza di cibo, ma l’incapacità delle catene alimentari di garantire accesso al cibo per tutti. Ingiustizia alimentare è negare diritto al cibo a molti e questo non è possibile. Far morire qualcuno di fame è criminale” ha rimarcato citando Papa Francesco. Per progredire nella giusta direzione la consigliera economica del Papa, ha invocato il multilateralismo, “quello che permette di avere l’ok di tutti per andare avanti altrimenti non riusciremo a fare nulla. Ecco perché la Food coalition è importante. Se vogliamo risolvere le urgenze e inaugurare modi nuovi rispetto ai sistemi alimentari bisogna sperimentare la Food Coalition”. Non è mancato, infine, un riferimento ai giovani: “occorre far arrivare a tutti la loro voce perché stanno realizzando moltissimi progetti. Questo processo potrà spingere anche altri ad attivarsi in questa sfida”.