Annullato nel 2020 causa Covid, ieri a Senale in Alta Val di Non, è stato possibile riproporre il tradizionale incontro annuale con missionari e missionarie che in estate fanno ritorno in Alto Adige per un periodo di vacanza. Una settantina tra missionari, rappresentanti dei gruppi parrocchiali e volontari attivi nella cooperazione hanno risposto all’invito dell’Ufficio missionario diocesano, promotore del tradizionale incontro annuale. Era presente anche il vescovo di Bolzano-Bressanone, mons. Ivo Muser. Come informa una nota della diocesi, attualmente sono 50 le persone originarie dell’Alto Adige, dei tre gruppi linguistici, impegnate in missione nei vari continenti. “Quando parliamo di missione – ha detto il vescovo nel suo saluto – deve essere chiara una cosa: la Chiesa non fa missione, la Chiesa è missione! La missione non è un aspetto marginale o un’appendice della Chiesa. La missione è il suo compito e la sua ragion d’essere”. Accolti da don Tumaini Ngonyani, sacerdote tanzaniano che amministra la parrocchia di Senale, i partecipanti hanno avuto modo di ascoltare le esperienze di uomini e donne in terra di missione, rinsaldare i rapporti di collaborazione a sostegno dei loro progetti, scambiare idee e impressioni. Uno dei momenti centrali della giornata è stato il dialogo con i 12 seminaristi giunti lo scorso aprile da Africa e Asia per studiare a Bressanone. Con un vespro nel santuario della Madonna di Senale sono stati infine ricordati in particolare i 20 missionari altoatesini deceduti negli ultimi due anni.