“L’esplosione, che un anno fa ha distrutto il 40% della città di Beirut e ha lasciato 300.000 persone senza casa, ha solo aggravato la terribile crisi economica che dal 2019 sta mettendo in ginocchio la popolazione libanese. Una crisi che anche la Banca mondiale ha dichiarato essere tra le 10 (forse tra le 3) crisi peggiori dalla metà del 1800”. Lo sottolinea Terre des Hommes Italia, che è presente in Libano dal 2006. In questi giorni, ricordando i tragici avvenimenti dell’anno scorso, lancia un allarme per riportare all’attenzione dei media le gravissime difficoltà in cui si trova il Paese.
Dal 2019 al 2020 il tasso di povertà è aumentato quasi del 30% e il Covid-19 non ha risparmiato il Paese. A causa della pandemia “1,2 milioni di bambini e bambine non hanno più potuto frequentare la scuola, né avuto i mezzi e la possibilità di accedere alla didattica a distanza”. Inoltre, bambini, bambine e adolescenti sono esposti a rischi gravissimi di abuso, violenza e sfruttamento. Da luglio a dicembre 2020 le Ong presenti sul campo, tra cui Terre des Hommes Italia, “hanno registrato un aumento del 42% di lavoro minorile e lavoro di strada e una crescita del 9% delle spose bambine”.
“Il Libano oggi si trova in una situazione drammatica, qui manca tutto, la valuta si è deprezzata dell’80% rispetto all’euro, le famiglie non riescono a comprare cibo a sufficienza per i propri figli, le esplosioni a Beirut hanno lasciato migliaia di persone senza casa e hanno distrutto le scuole. Indubbiamente le vittime più colpite sono i bambini e le bambine che hanno subito pesanti traumi psicologici a causa dell’esplosione, rischiano di essere esclusi dal sistema di educazione formale e sono ancora più esposti ad abusi e violenze – spiega Luca Ricciardi, delegato Terre des Hommes Italia in Libano -. Lo staff di Terre des Hommes Italia è impegnato per garantire protezione, supporto psicologico e un’educazione a questi bambini e bambine a cui questa emergenza sta letteralmente rubando ogni prospettiva di futuro”.
Subito dopo l’esplosione dell’agosto scorso, nelle zone più colpite la Fondazione ha organizzato la distribuzione di kit igienici per mamme e bambini/e e di dispositivi di protezione individuale anti Covid, ma anche attività ricreative e psicosociali. L’impegno di Terre des Hommes Italia per alleviare i traumi subiti dalle famiglie prosegue tutt’oggi con le attività di sostegno psicologico e di educazione non formale, grazie al finanziamento dell’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo, di Terre des Hommes Olanda, di Terre des Hommes Germania, di Unicef e alla raccolta fondi realizzata in Italia nei giorni immediatamente successivi all’esplosione. Inoltre, nel quartiere di Karantina, zona estremamente povera di Beirut, molto vicina al porto, Terre des Hommes Italia ha coinvolto direttamente bambini, bambine e adolescenti nella co-progettazione di un parco giochi, un luogo a misura di bambino, oggi ristrutturato e tornato a disposizione della comunità.