Nella Giornata mondiale dell’aiuto umanitario che si celebra domani, 19 agosto, Caritas internationalis – confederazione di 162 organizzazioni che lavora con le comunità di base in 200 Paesi e territori -, ribadisce che “l’ecologia umana integrale è l’unica soluzione” alle tante crisi in corso. Esorta perciò i decisori “a compiere passi coraggiosi per affrontare le problematiche relative al cambiamento climatico, alla pandemia e alle sue conseguenze e ai disordini politici in Afghanistan e Libano”. Caritas internationalis fa riferimento al recente terremoto ad Haiti, alla siccità, al degrado ambientale, all’aumento del livello del mare, i tifoni, le inondazioni e gli incendi boschivi. “Sono tutti fenomeni – sottolinea – innescati dalla mancanza di cura dell’ambiente, che ha portato al cambiamento climatico e alla crisi ecologica. Senza una decisa volontà politica, la vita umana è in pericolo e laddove una parte dell’umanità soffre, soffre anche l’intera famiglia umana”. Caritas internationalis invita perciò i leader e i decisori politici a “garantire la sicurezza della popolazione afgana e la fornitura dei beni di prima necessità al popolo libanese; stanziare fondi sufficienti affinché le comunità locali possano intraprendere attività di sviluppo comunitarie, sia agricole che non agricole, che garantiscano loro mezzi di sostentamento e sicurezza alimentare; coinvolgere la partecipazione delle comunità locali nell’azione umanitaria e dare priorità alla gestione dei disastri”. Chiede inoltre di incoraggiare i governi locali ad “avviare una stretta collaborazione con le organizzazioni locali della società civile e i gruppi religiosi” per affrontare le conseguenze del cambiamento climatico, “assicurare l’accesso all’assistenza sanitaria integrale di base per i più vulnerabili, inclusi i vaccini contro le malattie mortali” e “impegnarsi in immediate politiche economiche e industriali globali volte a minimizzare l’impatto sul riscaldamento globale e la degradazione degli ecosistemi”. Caritas conclude invitando la conferenza Cop 26 ad affrontare il tema “come una priorità urgente, proponendo soluzioni tangibili e adeguate e allocando risorse e mezzi sufficienti per realizzarle”.