I membri del Consiglio di sicurezza Onu, riuniti ieri a New York, hanno chiesto “l’immediata cessazione di tutte le ostilità e l’istituzione, attraverso negoziati inclusivi, di un nuovo governo che sia unitario, inclusivo e rappresentativo, anche con la partecipazione piena, equa e significativa delle donne”. Hanno sottolineato che devono essere “garantite la continuità istituzionale e il rispetto degli obblighi internazionali dell’Afghanistan, nonché la sicurezza e l’incolumità di tutti i cittadini afghani e internazionali”.
I membri del Consiglio di sicurezza hanno chiesto “la fine immediata delle violenze in Afghanistan, il ripristino della sicurezza, dell’ordine civile e costituzionale e colloqui urgenti per risolvere l’attuale crisi politica nel Paese e per arrivare a una soluzione pacifica attraverso un processo di riconciliazione nazionale”. Hanno sottolineato che una fine duratura del conflitto in Afghanistan “può essere raggiunta solo attraverso una soluzione politica inclusiva, giusta, realistica che sostenga i diritti umani, anche per le donne, i bambini e le minoranze”. Il Consiglio di sicurezza ha invitato le parti ad aderire alle norme e agli standard internazionali sui diritti umani e a porre fine a tutti gli abusi e le violazioni al riguardo.
I membri del Consiglio di sicurezza hanno espresso “profonda preoccupazione per il numero di gravi violazioni segnalate del diritto umanitario internazionale e per gli abusi sui diritti umani nelle comunità colpite dal conflitto armato in corso in tutto il Paese e hanno sottolineato l’urgente e imperativa necessità di assicurare alla giustizia i colpevoli”. Viene inoltre richiamata “la particolare situazione di vulnerabilità del personale umanitario e medico, degli interpreti e di altri fornitori di servizi internazionali”.