“Le conseguenze che la pandemia provocata dal Covid-19 sta lasciando vengono alla luce e pongono in maggior evidenza i grandi divari sociali ed economici che dividono il nostro Paese. Allo stesso tempo, riconosciamo gli sforzi che sono stati realizzati per rispondere a questa emergenza sanitaria”. Lo scrive la Conferenza episcopale della Costa Rica, nel messaggio diffuso venerdì scorso, al termine della propria Assemblea. Bene comune, fraternità, valori nazionali e pane spirituale sono, secondo i vescovi, i quattro pilastri su cui costruire il futuro. “Camminiamo insieme – l’invito della Cecor – operiamo in fraternità, diffondiamo speranza con la nostra vita e testimonianza; siamo solidali e costruiamo una nazione prospera, con opportunità di sviluppo per tutti”.
I vescovi aggiungono che “le drammatiche e vergognose cifre attuali della povertà e della disoccupazione devono portare a una risposta con azioni concrete, che portino a una maggiore giustizia ed equità”.
“La Costa Rica solidale, che ha optato per l’educazione, le garanzie sociali e la pace, negli anni ‘40 del secolo scorso, è stata notevolmente indebolita, motivo per cui abbiamo bisogno di tornare sulla strada che garantisca il vero e autentico bene comune”, prosegue la nota.
Per quanto riguarda le elezioni nazionali del febbraio 2022, l’invito rivolto a tutti è di assumere responsabilmente l’impegno a contribuire al bene comune, nel rispetto reciproco: elettori, candidati e media “siamo tutti necessari per contribuire al miglioramento del Paese. Sollecitiamo anche una campagna di idee e di impegni concreti; trasparenza e onestà caratterizzino chi chiede il consenso. Deve prevalere il rispetto per l’altro e, soprattutto, il rispetto per la nostra nazione democratica, sollecitata da leader preparati e onesti per portare sviluppo e giustizia nella nostra società”, aggiungono i vescovi.