Il segretario generale Onu, Antonio Guterres, segue “con profonda preoccupazione la rapida evoluzione della situazione in Afghanistan” ed “esorta i talebani e tutte le altre parti a esercitare la massima moderazione al fine di proteggere vite umane e garantire che i bisogni umanitari possano essere affrontati”. L’escalation politica e militare nel Paese asiatico pone in pericolo la democrazia, le vite umane e la già fragile stabilità dell’area mediorientale. Guterres afferma: “Il conflitto sta costringendo centinaia di migliaia di persone a fuggire dalle proprie case. Continuano a pervenire segnalazioni di gravi abusi e violazioni dei diritti umani nelle comunità più colpite dai combattimenti”. Il segretario generale è “particolarmente preoccupato per il futuro delle donne e delle ragazze, i cui diritti conquistati a fatica devono essere tutelati. Tutti gli abusi devono cessare”. Guterres invita i talebani e tutte le altre parti “a garantire che il diritto umanitario internazionale e i diritti e le libertà di tutte le persone siano rispettati e protetti”.
Da New York, sede Onu, si sottolinea la necessità di assistenza umanitaria, che è in aumento, mentre le possibilità operative diventano “più limitate a causa dell’escalation del conflitto”. Per questo il segretario generale invita tutti i soggetti in loco “a garantire che gli attori umanitari abbiano libero accesso per fornire servizi e assistenza tempestivi e salvavita”. Le Nazioni Unite “restano determinate a contribuire a una soluzione pacifica, a promuovere i diritti umani di tutti gli afghani, in particolare donne e ragazze, e a fornire assistenza umanitaria e sostegno ai civili bisognosi”. Oggi Guterres interviene alla riunione aperta del Consiglio di sicurezza sull’Afghanistan.