“Di chi sono figli i piromani? E si perché questi una famiglia ce l’hanno di sicuro; a scuola qualche volta sono dovuti andare, qualche ora di catechismo per i Sacramenti pensiamo l’abbiano fatta. E dunque: a che cosa stiamo educando?”. Sono le domande che si fanno i responsabili di Agesci Calabria in una nota a proposito degli incendi che stanno devastando la Regione.
“Noi vogliamo fortemente credere – scrivono – che ancora di più il miglior investimento per il futuro risieda nell’educazione e nella formazione di una coscienza pienamente e maturamente affermata e che sia anche ecologica”. L’Agesci, che richiama il magistero di Papa Francesco, constata “l’inefficace o inesistente prevenzione, la mancata cura del territorio, la carenza di personale”. “Prima riaccenderemo (questo sì) il lume della ragionevolezza – concludono – ed il motore dell’impegno, meglio sarà”.