“La festa di san Cassiano arriva quest’anno sotto il segno di una tiepida speranza ma ci trova pur sempre dentro le fatiche di una emergenza che ci costringe ancora ad attenzioni, distanziamenti e protezioni. È proprio vero che abbiamo attraversato mesi in cui il virus ci ha rimessi davanti a ciò che è essenziale nella vita, ma il virus si comporta come tante altre cose: accade, ci costringe ad aprire gli occhi sul fatto che l’esistenza non ci appartiene e ce ne fa scoprire il valore. Poi passa. E spesso passa anche la novità di sguardo sulla realtà che ci aveva colpito. Il presente, invece, è la realtà preziosa che noi viviamo”. Lo ha affermato questa mattina il vescovo di Imola, mons. Giovanni Mosciatti, in occasione della festa del patrono san Cassiano.
“La pandemia ci ha proprio insegnato la verità grande del tempo presente, di questo preciso istante in cui viviamo”, ha proseguito il vescovo, sottolineando che “succede che possiamo rimandare il desiderio di felicità e di pienezza ad un altro momento, come se il presente fosse solo una stazione di passaggio”. “La vicenda umana del nostro patrono Cassiano – ha continuato mons. Mosciatti – ci fa scoprire invece che l’incontro con Cristo spalanca la ragione a vedere la profondità ultima della realtà e del nostro presente, qui ed ora. Cassiano non è fuggito difronte al suo tragico destino, al suo presente, certo della Presenza di Colui che ha amato la sua vita portandola a compimento”. Per il vescovo, “se non facciamo questo cammino di consapevolezza, se non troviamo una risposta per noi qui ed ora, nel nostro presente, anche se pieno di incertezze, rischiamo di non vivere con speranza e di ripetere parole che alla fine non convincono neppure noi”.
Mons. Mosciatti ha poi ricordato due eventi che caratterizzeranno il prossimo autunno: l’avvio del cammino sinodale “per mettersi in ascolto, ricerca e proposta per un rinnovamento profondo della vita delle comunità cristiane”; e il 750° anniversario della dedicazione della cattedrale di Imola che ricorrerà il 24 ottobre quando si aprirà solennemente l’anno giubilare che proseguirà fino al 24 ottobre 2022.