“Alla luce dell’ennesimo bonus senza limiti di reddito, in questo caso per le terme, la considerazione nasce spontanea: o facciamo i pauperisti solo quando si parla di famiglia, oppure l’universalità prevista per l’assegno unico – come avviene negli altri Paesi europei -, in Italia non esiste e ci saranno sempre figli di serie A con monopattini e televisore nuovi e figli di serie B che non vengono considerati una risorsa”: lo dichiara, oggi, Gigi De Palo, presidente nazionale del Forum delle associazioni familiari.
“Prima di stanziare un altro bonus, sarebbe il caso di fare una valutazione d’impatto di tutti i bonus a cui si accede senza Isee per verificare che non ci sia uno spreco di risorse, che sarebbe un torto per le generazioni future. Ad ogni modo, auspichiamo che se oggi questi bonus sono sinonimo di ripartenza e voglia di ripresa, altrettanto dal prossimo 1° gennaio, l’assegno unico e universale possa essere fatto senza calcoli al ribasso. Non solo perché si tratta di una riforma strutturale per il Paese, ma anche perché l’economia non riparte dai bonus ma dalle nascite e dal mettere le famiglie nelle condizioni di spendere”, conclude De Palo.