A 50 anni dalla demolizione della chiesa di Cristo, la chiesa più grande del Meclemburgo, a Rostock, da parte del regime della Ddr, il portale della Chiesa cattolica tedesca ricorda la vicenda che sconvolse la comunità cattolica del Land dell’estremo nord della Germania, fino alla consacrazione della nuova chiesa, avvenuta sempre 50 anni fa. Il 12 agosto 1971 fa la Christuskirche di Rostock fu fatta saltare in aria dal regime della Ddr per motivi ideologici. “Molti cattolici avevano il cuore legato alla vecchia chiesa”, afferma l’ex ministro degli Interni del Meclemburgo-Pomerania Occidentale, Georg Diederich, direttore emerito dell’Istituto Heinrich Theissing di Schwerin, che studia la storia della chiesa del Meclemburgo, All’inizio del XX secolo, nel 1909, fu eretto un edificio in mattoni in stile neogotico in una posizione centrale nella città. Tre campane erano ospitate nella torre alta 68 metri: “I cattolici di Rostock avevano improvvisamente una reputazione”, spiega Diederich, a fronte del loro essere minoranza nella popolazione. La chiesa fu consacrata al Sacro Cuore di Gesù, ma per rispetto ai protestanti, che non hanno questa devozione, fu chiamata chiesa di Cristo. Distrutta durante il bombardamento di Rostock nell’aprile del 1944, con l’aiuto degli sfollati e dei sopravvissuti la ricostruzione iniziò già nel 1945. “Le prime campane che hanno suonato di nuovo a Rostock dopo la guerra sono state le campane della chiesa di Cristo”, ha detto Diederich. Ma la visione ateistica del mondo del nuovo regime comunista della Ddr mal sopportava le costruzioni religiose e il 12 agosto 1971, dopo che già diverse chiese in varie città vennero demolite e sostituite con quartieri abitativi popolari, anche la chiesa di Rostock fu demolita. I cattolici di Rostock ottennero un appezzamento di terreno in periferia e, come racconta Diederich, già il 12 giugno 1971 la nuova chiesa fu consacrata: i cattolici non erano stati fatti sparire dalla comunità di Rostock.